Caffè e Ho.Re.Ca: cosa ci aspetta nel secondo semestre 2025

Caffè e Ho.Re.Ca: cosa ci aspetta nel secondo semestre 2025

Le nuove tendenze 2025 nella panificazione e pasticceria salata Lettura Caffè e Ho.Re.Ca: cosa ci aspetta nel secondo semestre 2025 5 minuti

Il mondo del caffè sta attraversando un momento di grande vitalità. Quello che fino a pochi anni fa era un semplice gesto quotidiano, oggi è diventato unesperienza più consapevole. I clienti non cercano solo un espresso veloce, ma anche un momento piacevole, da ricordare. Vogliono sentirsi accolti, scoprire sapori nuovi e, sempre più spesso, capire da dove arriva quello che stanno bevendo.

Capita sempre più spesso che qualcuno, al banco o al tavolo, chieda informazioni sulla miscela, o si interessi alla preparazione. Anche nei locali più semplici cresce il desiderio di trasparenza e qualità, a misura di cliente.

Il mercato italiano: segnali positivi dopo un anno difficile

In Italia il consumo di caffè in ambito Ho.Re.Ca. ritorna a dare segnali incoraggianti. Negli ultimi anni le vendite di caffè torrefatto hanno toccato i 707 milioni di euro annui, nel 2023 vi era addirittura stata una crescita del 5,2%. Nei primi mesi del 2024, però, i volumi hanno leggermente rallentato (-1,5%), ma il valore è comunque aumentato (+1,1%), segno che i consumatori cercano qualità e sono disposti a spendere un podi più.

Anche la distribuzione geografica offre spunti interessanti: il Sud Italia, ad esempio, ha mostrato maggiore vivacità rispetto al Nord, confermando come il consumo fuori casa sia legato anche alla cultura del territorio. Le previsioni per la seconda metà del 2025 sono positive: sempre più italiani dicono di voler aumentare le occasioni in cui gustano un caffè al bar o al ristorante.

Nuovi mercati, nuove conferme

Fuori dai confini italiani, il caffè sta conquistando nuovi mercati. In Paesi come la Cina – da sempre legati al tè – si assiste a una vera e propria febbre da espresso”. Ordinare un caffè allitaliana è visto come qualcosa di moderno, europeo.

Questo apre nuove opportunità anche per chi lavora in Italia: molti imprenditori stanno osservando queste tendenze per proporre formule di servizio più flessibili e accattivanti, capaci di raccontare lesperienza del caffè italiano in modo semplice, ma distintivo.

Qualità accessibile: un requisito sempre più richiesto

A prescindere dalla ricercatezza dei prodotti più rari, anche le classiche torrefazioni si stanno attrezzando per offrire informazioni più chiare sulle miscele, magari evidenziando lorigine dei chicchi o certificazioni legate alla sostenibilità.

In manifestazioni come HOST Milano si nota una crescente attenzione a questi aspetti, e non solo da parte dei grandi marchi. Le soluzioni per migliorare la tracciabilità e ridurre limpatto ambientale sono sempre più accessibili, e il personale di sala o dietro al bancone ha un ruolo sempre più importante: chi sa raccontare con semplicità quello che serve, fa la differenza.

Personalizzazione: un piccolo tocco in più

Sempre più clienti chiedono di personalizzare il proprio caffè. Che si tratti di una bevanda con latte vegetale o di un tocco aromatico, la voglia di provare qualcosa di diverso” cresce, soprattutto tra i più giovani. Oggi le opzioni alternative si trovano quasi ovunque: bevande a base di avena, mandorla, riso, così come alternative al caffè (orzo, ginseng): basta offrire una scelta in più per far sentire il cliente ascoltato.

Ed è fondamentale, come sempre accade nell'ambito della ristorazione e dell'accoglienza, giocare sulla presentazione, sul servizio, sul consiglio dato con il sorriso.

Il freddo che piace alla Gen Z

Le bevande fredde a base caffè – come cold brew, caffè shakerato o espresso tonic – stanno crescendo rapidamente, in modo da intercettare una clientela giovane, curiosa, attenta alle mode.

Lo shakerato, ad esempio, ha un gusto più morbido e meno amaro, che può piacere anche a chi non è abituato allespresso classico. Unopportunità in più, soprattutto nella bella stagione.

Lesperienza conta

Alcuni locali hanno cominciato a organizzare piccole degustazioni, momenti in cui far assaggiare ai clienti diverse varietà di caffè o abbinamenti particolari. Abbinare il caffè alla giusta pasticceria secca, narrare curiosità legate al caffè in un ambiente curato, con un sottofondo musicale rilassante... sono dettagli che aiutano a trasformare una pausa in un momento speciale, in cui il caffè diventa protagonista.

Fuori dalla tazzina… e in cucina

Unaltra tendenza sempre più comune è luso del caffè in cucina. Non solo nel classico tiramisù, ma anche in mousse, gelati o semifreddi reinterpretati in chiave contemporanea. Nella ristorazione più creativa il caffè viene usato anche in preparazioni salate, per dare carattere a salse, fondi bruni o marinature. Un tocco in più che incuriosisce il cliente e permette di offrire esperienze nuove, anche senza stravolgere il menù.

Tecnologia e sostenibilità, con buon senso

Le nuove tecnologie aiutano a rendere il lavoro più semplice e veloce: dalle app per la gestione degli ordini ai sistemi di pagamento digitali, fino alle macchine da caffè connesse che ottimizzano consumi e tempi.

Allo stesso tempo, cresce la sensibilità verso lambiente. Sempre più locali cercano di ridurre gli sprechi, magari riutilizzando i fondi di caffè o eliminando la plastica monouso. Anche con piccoli gesti si può comunicare attenzione e rispetto per il pianeta. I clienti lo notano, e lo apprezzano.


In conclusione, nella seconda metà del 2025 il caffè continuerà a essere molto più di una semplice bevanda. Chi saprà cogliere i segnali del mercato – e interpretarli in modo concreto, accessibile e coerente con la propria identità – potrà conquistare nuovi clienti e fidelizzare quelli abituali. Anche senza prodotti di nicchia”, ma con passione, buon senso e un pizzico di creatività.